G&T Day 2019 – Resoconto

Pubblichiamo con piacere quanto redatto dal dott. geol. Bincoletto, riassunto della giornata G&T Day dello scorso 2 giugno, dal titolo “Geoescursione nelle evidenze friulane della tettonica a placche: il Sovrascorrimento Periadriatico“.

Ore 8.45-9.15 – Ritrovo dei 14 geoescursionisti e della geoguida Luca Bincoletto presso il centro dell’abitato di Andreis.
Ore 9.15 – Avvio della escursione a piedi, su facile percorso inizialmente asfaltato e successivamente su sentiero, verso il primo geostop posto in corrispondenza della Chiesa di San Daniele in Monticello (XVIII secolo d.C.), belvedere sui rilievi circostanti e la valle su cui sorge Andreis.
Ore 10.15-11.30 – Primo geostop presso la Chiesa di San Daniele, vengono illustrate, in ordine temporale di formazione, dal Triassico superiore al Quaternario recente (215 milioni – 15.000 anni fa) le principali litologie presenti nell’area (Dolomia Principale, Calcare del Monte Cavallo, Flysch di Clauzetto e depositi morenici) con particolare enfasi sui relativi aspetti paleogeografici e paleoambientali.
Viene evidenziato il quadro deformativo dominato dalla presenza della struttura regionale denominata in ambito scientifico Linea di Barcis-Staro Selo, storicamente definita Sovrascorrimento Periadriatico e dovuta allo scontro tra la microplacca Adriatica e la placca Eurasiatica, la cui ultima fase avviene a partire dall’Oligocene superiore (30 milioni di anni) fino al periodo attuale. La diffusione dei depositi morenici, depositati durante l’ultima glaciazione che ebbe il suo massimo circa 20.000 anni fa è lo spunto per sottolineare le variazioni climatiche avvenute durante il Pleistocene superiore (125.000-12.000 anni fa) e il successivo Olocene (12.000 anni fa-attuale) con particolare riferimento alle variazioni globali del livello marino e confrontarle con quelli attualmente in atto e previste per i prossimi decenni del presente secolo. Al termine della illustrazione, ci spostiamo di alcuni metri per giungere ad un belvedere caratterizzato dalla vista sinottica delle evidenze locali del Sovrascorrimento Periadriatico: strati di roccia di Dolomia Principale a diversa inclinazione, da sub-orizzontali a verticali, estese aree detritiche, rocce ad elevato grado di frantumazione e impostazione dell’incisione del Torrente Susaibes. Data la particolare evidenza della struttura tettonica, il Servizio Geologico della regione Friuli Venezia Giulia ha istituito il geosito regionale denominato Linea Barcis-Staro Selo: gola del Torrente Susaibes.

Osservando fossili nella Dolomia Principale (Foto: Di Spirito S.)

Ore 11.30-11.50 – Ci incamminiamo lungo il sentiero che in discesa ci porta al secondo geostop posto nei pressi dell’abitato di Sott’Anzas. La presenza di un pannello esplicativo inerente il geosito visitato, permette di riassumere i principali concetti affrontati e di introdurre le osservazioni geologiche ravvicinate successivamente realizzate. In particolare, una delle osservazioni è subito realizzata, a pochi metri di distanza vi è una delle numerose sorgenti presenti nell’area e dovute al contatto tettonico locale e presente nel sottosuolo, tra rocce meno permeabili (Flysch) e più permeabili (Dolomia Principale estremamente fratturata).
Ore 11.50-12.00 – Ci incamminiamo lungo il sentiero che in discesa ci porta nell’alveo del Torrente Susaibes e in prossimità del greto abbiamo la possibilità di ammirare i resti di una antica fornace di calce (probabilmente risalente al XV-XVI secolo d.C.), entro la quale, per secoli, gli abitanti dell’area hanno prodotto, a partire dalle rocce carbonatiche raccolte nel Torrente Susaibes, la calce utilizzata nell’edilizia locale.

Torrente Susaibes (Foto: Peruch F.)

Ore 12.00-13.00 – Risaliamo, in parte lungo il sentiero ed in parte liberamente su greto, fino a superare la seconda briglia. Camminiamo immersi nella esteriorizzazione del Genius loci geologico del Sovrascorrimento Periadriatico: strati rocciosi da sub-orizzontali a verticali, rocce estremamente fratturate, diffusi specchi di faglia costituiti da rocce milonitizzate, presenza di sorgenti di contatto, abbondanza di detrito di falda.
Ore 13.00-13.30 – Breve cammino lungo il percorso di andata, tra la prima e la seconda briglia, all’ombra fornita da strati di Dolomia Principale verticalizzati, ci rifocilliamo con il pranzo al sacco. In alcuni punti le superfici di strato presentano dei ripple marks, evidenza del paleoambiente, antico di oltre 200 milioni di anni, nel quale si sono formati i sedimenti precursori della roccia dolomitica posta sopra le nostre teste.
Ore 13.30-14.00 – Lungo il percorso di andata, riguadagniamo Sott’Anzas e proseguiamo verso la chiesa di San Daniele che lasciamo a destra presso il bivio che porta alla stessa. Continuiamo lungo la dorsale all’ombra della verde galleria formata dai noccioli e in discesa raggiungiamo le porte di Andreis in corrispondenza del Centro Recupero dell’Avifauna Ferita, struttura gestita dal Parco Regionale delle Dolomiti Friulane ad accesso libero e costituita da un insieme di voliere dove vengono ospitati e curati volatili feriti per le cause più disparate, con la volontà di renderli abili al ritorno in natura.
Ore 14.00-14.30 – Visita del Centro Recupero dell’Avifauna Ferita, che ospita i seguenti rapaci: l’aquila reale (simbolo del parco regionale), il gufo reale, il falco delle paludi, il falco pellegrino, i due allocchi e le due poiane.
Ore 14.30 – Termine dell’escursione, ci salutiamo augurandoci di rivederci in occasione del G&T Day 2020 FVG.

Geoescursionisti e gli strati verticalizzati della Dolomia Principale (Foto: Peruch F.)